Concorso "I nonni raccontano" indetto dalla Biblioteca di Malnate -   sezione b. 5

 

 LA FESTA DELLA LUNA

 Carissima nipotina,

chissà come sarai cresciuta da quando ci siamo viste l’ultima volta! Io sono sempre qui a Rui’an e tu sei in Italia, così lontana…

Voglio tanto parlarti di me, così tu non ti dimentichi della tua nonna e del tuo Paese che è la Cina.

Comincerò col raccontarti di quello che facevo alla tua età.

Io abitavo in campagna: c’erano dei campi di patate, delle poche case costruite col legno dei pini di montagna , delle stradine grigie con i sassi.

La mia casa era abbastanza grande, a un piano solo. Il bagno era di fianco alla casa , col tetto di paglia.

Mi alzavo molto presto e preparavo gli attrezzi in un cesto che mi mettevo sulle spalle. Poi uscivo con la mia amichetta: una mucca marrone che dovevo accompagnare in montagna.

La mucca pascolava. Io tagliavo l’erba col falcetto, la rastrellavo, la mettevo nel cesto. Se serviva toccavo la mucca con un bastone per farla tornare indietro per il pranzo.

Così succedeva tutti i giorni .

C’era però un giorno particolare in cui le cose andavano diversamente.   Il quindici di agosto di ogni anno era un giorno speciale.

Al mattino mi alzavo ancora  prima del solito e insieme alla mia mamma mi mettevo subito al lavoro. Dovevamo preparare dei biscotti con la farina , acqua, lievito,uova. Erano a forma di fiore , grandi come una mela. Al centro veniva messo un tuorlo subito prima di cuocere. Io aiutavo mia mamma a posare i biscotti sulle griglie, fatte col legno. Così uno dopo l'altro.

Sotto alle griglie c'era un pentolone. Facevo bollire l’acqua. Facevo alzare il fuoco, tingere degli auguri sulla faccia di ogni biscotto.

Dopo una mattinata “terribile” , dovevo ancora  ritagliare delle cornici , dalle carte veline colorate, che  appendevo sulla porta d’ingresso.

E non era ancora finita! Pulivo tutte le camere dall’alto verso il basso, da sinistra verso destra.

Finalmente , i lavori duri erano finiti…

Il pomeriggio mi riposavo un pochino sul mio letto di bambù.

La sera cominciava “la festa della luna”.

Io ero vestita nel modo strano, certo, per le persone di altri paesi! Anche per te, non sei abituata.

Il mio vestito era fatto così: dal collo scendevano dei bottoni a forma di fiocco, fino al petto, giravano verso il fianco a sinistra fino alla coscia. La stoffa era molto delicata.

In questa festa mi divertivo sempre: giocando, ballando, festeggiando, correndo, guardando la luna insieme a tante stelle. 

Questa è la festa che ancora oggi amo di più!!!

  

(Il concorso è stato vinto proprio da questo racconto, di cui è stata autrice Wang Xiao Fang, alunna  della classe V B, anno scolastico 2005/06 )